La notte del 18 dicembre 1609, una levatrice di Rupinaro, Geronima Turrio, che la sera si recava a pregare presso l'immagine sacra, si destò ad un tratto e la Vergine, illuminata da una fulgidissima luce e con le stesse sembianze del dipinto venerato, le apparve dinnanzi. A conferma di tale evento miracoloso, il 2 luglio dell'anno seguente, Maria apparve anche a Sebastiano Descalzo, un povero minorato, guarendolo. L'uomo vide la Madonna che aveva ai due lati i lumi come sospesi da mani invisibili, salire e scendere nell'orto per fermarsi poi davanti all'immagine che anche lui venerava, per lasciare, una volta scomparsa, un soavissimo profumo.
Fonte e approfondimenti: La Voce di Genova
ALLA MADONNA DELL’ORTO
Vergine gloriosissima, che per l’eccellenza della Tua Verginità illibata e feconda, sei stata dichiarata dalla Spirito Santo un Orto racchiuso e un Fonte sigillato, perché mai hai ammesso a te stessa altro Signore, che quel Dio che Ti creò, come Orto e Paradiso di sue delizie: deh, volgi amorosa da quella Tua immagine uno sguardo di Madre sopra dell’anima mia, che tante volte si è fatta schiava del peccato.
E per quell’amore parziale, con cui dal Cielo Ti sei palesata fra di noi quale orto fecondo di grazie in nostra giustificazione e salute, impetrami del Tuo Divin Figlio, che reggi tra le braccia, una vera contrizione dei miei peccati e una costante emendazione dei miei costumi.
Amen.
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